Il 15 novembre alle ore 16.00, presso l’Istituto Calasanzio in Via Nino Cervetto 40, all’interno del progetto DADA contro la dispersione scolastica, verrà presentata l’innovativa proposta formativa dell’Istituto Calasanzio di Genova: l’unico Liceo delle Scienze Umane in Liguria ad attuare la metodologia didattica DADA.
DADA, acronimo di Didattiche per Ambienti di Apprendimento, è un progetto didattico, pedagogico ed educativo che coniuga l‘alta qualità dell’insegnamento liceale italiano all’organizzazione degli spazi anglosassone. Questo porta ad una visione nuova delle aule, percepite e vissute come ambienti dedicati, accoglienti e stimolanti, dove lo studente è protagonista del suo percorso scolastico. Nei rinnovati spazi dell’Istituto Calasanzio le aule sono state perciò progettate e dedicate ognuna a specifiche attività, trasformandosi in laboratori creativi polivalenti.
Sparisce il vecchio concetto di aula come luogo sempre uguale, in cui ogni giorno l’alunno permane per tutte le ore di lezione, sostituito dal concetto di struttura aperta, all’avanguardia, positiva e costruita su misura per quella materia e per quegli studenti. L’aula diventa uno spazio sempre in divenire, personalizzato da ogni docente in base alle specifiche esigenze educative. Sono gli studenti che si spostano nelle varie aule a seconda della materia, come in un ambito universitario. Aule sempre al passo con le moderne tecnologie, luoghi in cui imparare, ascoltare, crescere.
In questi spazi ogni studente apprende secondo i suoi tempi e le sue inclinazioni ed il lavoro di gruppo diventa occasione per confrontarsi e raccontarsi, scoprire i propri talenti e rendersi utili per gli altri. Con questo metodo didattico lo studente non solo apprende più facilmente, ma è più gratificato, sereno e molto meno stressato. L’obiettivo dell’Istituto Calasanzio è da sempre quello di promuovere una didattica inclusiva, che non lasci nessuno indietro, una didattica che combatta la dispersione scolastica. La metodologia DADA va proprio in questa direzione e permette, attraverso la centralità e la valorizzazione di ogni alunno, con gli strumenti classici dell’attivismo pedagogico, di ridurre drasticamente la “noia” degli studenti rispondendo all’emergenza emotiva dei ragazzi.
Gli studenti in questo percorso si sentono valorizzati, compresi, ascoltati, accrescono le loro competenze velocemente e con entusiasmo, guadagnano fiducia in se’ stessi ed imparano a rapportarsi positivamente con gli altri. Sono questi gli elementi basilari che ne faranno degli adulti sicuri, determinati e sereni: sanno che fanno e faranno parte di un firmamento ma che ognuno brilla e brillerà della sua luce.